Ho scelto Euphorbia obesa fra centinaia di possibili “prima pianta di cui parlare”. Non a caso, naturalmente. Si tratta della grassoccia che mi ha fatto innamorare del genere succulente. Se ne stava sola in un grande vascone di gerani, forse fin lì c’era arrivata a piedi solo per incontrarmi 🙂 Era l’inizio degli anni 80, una vita fa.

Di solito non palpeggio le piante ma feci un’eccezione. Le linee in rilievo ricordano il disegno Tartan dei tessuti scozzesi, solleticano i polpastrelli e danno la sensazione di accarezzare un animale, immagino così la pelle delle iguana (anche se non ne ho mai toccata una). Di solito hanno da otto a dieci coste, hanno disegni sempre diversi una dall’altra, sono semisfere perfette nella forma giovanile e poi si deformano in età avanzata, aumentando di gran lunga il loro fascino. La più vecchia che ho è alta una ventina di centimetri. Si tratta di un maschio che sparge polline dall’alto del suo ruolo di decano. Le piante sono tutte diverse ma tutte simili e in assenza di fiori è impossibile distinguerle, ma sono divise in maschi e femmine. Curioso vero? Questo significa che se volete avere la gioia di avere semi per tentare la riproduzione, dovrete acquistare almeno due piante in fiore o cartellinate per sesso. In piena fioritura la differenza è notevole. La pianta della foto sopra è una femmina, i fiori (più correttamente chiamati ciazi) dopo la fecondazione, produrranno frutti a tre logge che a maturazione “esploderanno” lanciando lontani i semi. In questo modo le piante si “spostano”, mandano i figli a colonizzare il terreno, anche lontano due metri dalla pianta madre. Non male per esseri che non strisciano e non camminano!
Piante di semplice coltivazione e di ormai facile reperimento. Necessita di una minima invernale di almeno 5 gradi sopra lo zero. Occorre maneggiarla con cautela perché contiene un lattice irritante a contatto con le mucose e gli occhi. Questo lattice è una caratteristica di molte euphorbiacee. Dalle più note, le Hevea si estraggono il caucciù e la gomma.
potete trovare in vendita euphorbia obesa in diverse dimensioni sul nostro catalogo: http://www.castellarocactus.com/catalogo-euphorbiaceae/
se avete qualcosa da insegnarci o da chiederci lasciate un messaggio, la nostra curiosità è infinita e la nostra esperienza è a vostra disposizione!
Vedendo le foto e la sua descrizione, ho sempre più il desiderio di avere queste bellissime piante, sia la femmina che il maschio.
Abito a Castagneto Carducvi (LI) e nelle serre della mia zona non riesco a trovarle.
Mi può consigliare dove trovarle o a chi ordinarle online? Grazie mille
Ciao Clarisa, mi rendo conto che qualcosa è andato storto nel mio modo di comunicare,scrivo per passione ma vendo piante come lavoro.ti ho risposto in privato. Aspetto messaggio whatsapp per mandarti le foto 347 4121367.grazie x la pazienza
Ho visto delle euphorbie nella stessa pianta non singola,ma con 5 euphorbie attaccati una all’altra nella stessa pianta madre,poiché le ho viste sempre singole nella loro eleganza,vorrei sapere come ciò sia possibile.
Ti ringrazio pet la tua passione che ci metti ha disposizione per la chiarezza che hai.
Qualora tu nel.tuo vivaio hai una Euphorbia doppia tripla ho quadrupla,come quella che ho visto la comprerei.
Se puoi rispondermi alla mia email che ti invierò privatamente,in quella occasione ti elencherò altre succulenti.
Ti.rimgrazio
Dott. Giuseppe Silvestri
gent. dott. Giuseppe, non ho mai visto Euphorbia obesa accestite. Forse stai parlando di Euphorbia pseudoglobosa? Se si tratta di quest’ultima ne ho qualcuna disponibile. Obese accestite no 🙂 (se ti serve una foto per fugare i dubbi puoi richiederla via whatsapp 347 4121367
grazie per i complimenti, combattono l’insicurezza che mi accompagna.
Buona coltivazione!!!
Carissima,sto cercando euphorbia obesa maschio e femmina.Le vendi? A che prezzo? Aspetto notizie su what’s up.
Il mio.numero è 347 121 6727