Mammillaria magnimamma è una pianta molto resistente ma, può capitare a tutti di ammalarsi.
Questo esemplare annoso e ben curato si è ammalato l’autunno scorso. Unico rimedio tagliare, anche se con gran dispiacere. Non conosco metodi più sicuri.

Occorre pulire benissimo la parte marcia, raschiare con un cucchiaio fino a trovare la polpa sana, Disinfettare il cucchiaio con alcool e raschiare ancora un po’. In questo caso si è scelto di tagliare di netto e ottenere così la pianta madre ancora sulle sue radici e una talea da ripiantare. A volte con le piante con diametro più grande si può pulire, scavando senza tagliare tutto il tronco, e lasciare il buco ad asciugare. Resterà una cicatrice, a memoria di uno scampato pericolo.
Questo ferocactus di quasi 50 centimetri di diametro ha questa cicatrice da circa 15 anni. Continua a crescere, fiorire e fruttificare.
si riparte!
Nel caso della Mammillaria magnimamma c’è stato un periodo di stasi di mesi. Tutto l’inverno e buona parte della primavera le due piante (sono due a tutti gli effetti dopo la recisione) sono rimaste asciutte a cicatrizzare. Poi, in pochi giorni, la parte apicale ha cacciato dal nucleo un vero fascio di radici.
la parte con radice è ancora ferma ma sana e asciutta, sono certa che fra poco darà cenni di ripresa.

ho preparato un vaso con la terra da cactus sistemata a piramide, su misura per l’incavo che si è formato nel corpo della pianta durante l’asciugatura.

e ho appoggiato la talea sul terriccio, SENZA INTERRARLA, solo appoggiata.

Per tenerla in equilibrio finchè non si ancorerà con le radici ho usato tre bastoncini. La tengo al riparo dalla pioggia per almeno un mese, poi inizierò ad annaffiare con parsimonia.
Durante la sua stasi vegetativa, il suo Collezionista se n’è andato. L’aveva lasciata ben pulita ad asciugare, e questo è il risultato delle sue cure 🙂 sono certa che ovunque sia ne è felice.
questa pianta naturalmente non è in vendita ma trovate tanto altro sul nostro catalogo, qui: http://www.castellarocactus.com/