Nigella sativa: tinge d’azzurro spettinato i nostri giardini e di nero il pane casereccio.
Nigella sativa ha nomignoli fantasiosi, nigella spettinata, nigella di damasco, fanciullaccia. Questo probabilmente significa che, tempo fa, nei nostri territori era ben più diffusa. E’ pianta di provenienza asiatica, i suoi luoghi preferiti sono gli incolti. Forse per questo cresce benissimo nel nostro giardino a mano d’opera…mancante.
Il fusto arriva a un’altezza intorno ai cinquanta centimetri. Se non deve competere con nessuno per arrivare alla luce, o in terreni poveri, rimane più bassa. Le foglie sono suddivise in lacinie sottilissime, proprio questo aspetto di capelli, le ha fruttato il nomignolo di spettinata, a volte le lacinie si parano davanti alla “faccia” del fiore, come un ciuffo ribelle davanti a un bel viso.
I fiori delle piante in terreno fertile sono larghi fino a tre centimetri, ben lontani uno dall’altro, quasi a volersi valorizzare sul verde intenso. Il colore va dal quasi bianco all’azzurro carico. Non è insolito vedere fiori di diverse tonalità sullo stesso stelo, non mi sembra siano dovute alla “diversa età dei fiori”, ma alla fantasia creativa della pianta.

guardando questa foto ingrandita mi rendo conto dell’urgenza di comprare una macchina fotografica, scusate
scusatemi anche per l’assenza ma le piante in questo periodo hanno richiesto una presenza costante, ho fatto foto e preso appunti, riferirò tutto…in differita!
perché coltivare Nigella?
Coltivare questa splendida pianta ha senso per la spettacolare fioritura, per la rusticità che ci permette di farla naturalizzare in giardino dopo un’unica semina, e, ultimo ma non ultimo, per la gioia del palato.
Chi si cimenta in pani caserecci, torte salate e quanto di meglio detta la fantasia da forno, dovrebbe provare, sulle proprie specialità, una buona spolverata di semi di fanciullaccia. Squisiti interi o leggermente pestati. Si raccolgono quando la navicella è completamente secca. Si chiama capsula ventricida, ma non è un nome che mi piace.

Nasce l’anno successivo dai semi che ci sono sfuggiti, anche in mezzo alla ghiaia. Ne abbiamo in cortile alte 8 cm col fiore.

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guardando queste foto, mi sono ricordata della mia infanzia. Questi fiori crescevano spontaneamente nei nostri campi. Non sapevo naturalmente come si chiamassero e solo questa sera ho realizzato che da tanto tempo non ne vedo uno. Spariti! Come i papaveri, i fiordalisi selvatici, le viole e gli anemoni nei boschi. Che tristezza!
ti mando i semi, ne ho tantissimi. Una volta seminate nascono ovunque, non te ne liberi più. Qui selvatiche non le abbiamo mai avute.