Nella nostra collezione, scientifica ma anche romantica, non può mancare il Pachyphytum oviferum: fra le piante più comuni e deliziose.
In serra si sente già un inizio di primavera! Che bellezza 30° e qualche piccolo sospiro di vegetazione!
Con il sole brillante e le giornata che si allungano, il sangue comincia ad andare in linfa. Tempo di rinvasi per cui spazi che si restringono, perchè la famiglia si allarga mettendosi comoda.
Eliminare? (certo che no)
Calcolando di mettere comode le piante che erano in vasi stretti, bisognerà inventarsi altre mensole, o almeno cassette rovesciate da usare come nuovi tavoli. La cosa giusta da fare, per me, sarebbe “eliminare” le piante più comuni. Ecco un verbo urticante: eliminare. Ho difficoltà anche a pronunciarlo!
Ovvio che tenere piante che vendono anche al supermercato, non è una scelta valida per me che sono in campagna. E’ molto più semplice infilare qualche piantina nel carrello, tenuta in piedi dai sacchetti della pasta o dalla carta igienica, che arrivare fin qui da me…e costano pure meno. Io però le figlie delle “piante comuni” che ho comprato magari quaranta anni fa, voglio tenerle ugualmente!
Il termine “comune” è quasi dispregiativo per chi colleziona. Noi cerchiamo le “robe” strane, quelle che si vedono raramente perchè abbiamo una curiosità raffinata e affinata grazie alla ricerca e alla frequentazione di libri o siti specializzati.

Pachyphytum oviferum
Pachyphytum oviferum è una pianta comune, di solito lo si trova in vendita nei vasetti di 5 centimetri, foglie e colore da confetto, bello compatto che sembra un alberello. Ma sappiamo come diventa? Sappiamo quali sono le sue potenzialità, oppure lo “usiamo” come gioiellino da arredo, senza nemmeno rinvasarlo, perchè crediamo sia una piantina sempre piccola?

Porcate varie
Difficilmente lo si vede da adulto, quando da il meglio. Nel pieno delle sue forze, è una pianta spettinata e sgarrupata, rigida e fantastica, che però non è più gestibile come il piriulino nel vaso del 5. Per questo motivo in molti vivai viene irrorato con ormoni nanizzanti. E’ una porcata, però serve per tenerlo nella condizione ideale per la vendita. Se cresce è difficile da confezionare, questa non è cosa da poco per le aziende che spediscono milioni di piante e devono calcolare le spese…al millimetro. Parlo di questa pratica perchè tu sappia cosa è successo se la tua pianta, ben curata e tanto amata, resta immobile come un minerale. Con tanta pazienza riprenderà a vegetare, io ne ho quattro da diversi anni, nessuna ha mai fiorito, ma non sono certa che il motivo sia il nanizzante. Sono vive…ma non troppo.
Come coltivarla
Facilissima da coltivare. Preferisce la mezz’ombra ma si adatta a ogni condizione. Se puoi tenerla solo al sole e vivi al nord, quindi devi ripararla per l’inverno, abbi cura di abituarla gradualmente al sole di primavera. Si scotta facilmente. Se invece hai la fortuna di vivere dove la temperatura non scende sotto zero, puoi tenerla all’aperto, sospendendo quasi completamente le annaffiature invernali. Vive bene in terriccio drenante, se lo usi povero avrà steli più robusti, se invece vuoi una crescita molto rapida tollera anche le concimazioni.
qui la mia ricettina gourmet per il terriccio: https://millaboschi.com/terriccio-per-piante-grasse/
Come riprodurla
se ti piace vincere facile o se hai subito qualche delusione e hai bisogno di riprendere fiducia nelle tue abilità di coltivatore, Pachyphytum oviferum è la pianta che fa per te. Da ogni foglia che si stacca, anche per colpa del gatto o del vento, nasce una pianta nuova, un meraviglia. La foglia di questa foto è rimasta abbandonata nel baule dell’auto dopo una consegna (per circa un mese!) ed ecco qui…posso raccontare di essere una brava coltivatrice, guarda che vegetazione!!!

Fioritura
fiori strepitosi, c’era bisogno di dirlo? Sono a grappoli e la caratteristica è una goccia di nettare appiccicosissimo in ogni fiore, che poi sparisce durante il giorno succhiato dagli insetti!
ci fai vedere sempre cose bellissime e le tue considerazioni, poi, sono sempre molto interessanti. Brava!
grazie cara, è un piacere sentirti!
Bellissima quella pianta “adulta”, adoro le crescite spettinate e sgarrupate , come ben sanno i vivaisti dei dintorni. Io non ne ho nemmeno una,ma mi hai fatto venire la voglia di comprarla e “coccolarla” finchè non sarà adulta e befanina(io e mia sorella chiamiamo così le piante cresciute libere di esprimersi). Grazie. Sempre interessanti e preziose le tue scritturine.
bene, obbiettivo raggiunto, fra qualche anno ci sarà una bella piante “al naturale” in più!
ciao a presto e grazie!
La mia pachyphytum si è allungata e allargata, in 5 anni, occupando tutto il davanzale, e ora un tralcio sta per cadere. C’è modo di fare un margotta sul tratto di fusto scoperto? In modo da staccare poi la nuova pianta, e spostarla altrove?
non mi sembra conveniente fare la margotta, basta spezzare il ramo dove vuoi, lasciarlo asciugare qualche giorno e piantarlo. Aspetta ancora qualche giorno e poi comincia a inumidire il terriccio alternando i giorni d umidità con brevi periodi asciutti. Radica benissimo. Se invece vuoi esagerare col numero di piante fai porzioni di fusto e procedi come sopra. vuoi strafare? pianta le singole foglie e le porzioni di fusto….radica tutto!
buona coltivazione!
Grazie per questa risposta, serviva anche a me. La mia piantina è bella e cicciotta ma è troppo alta. Marina
grazie a te, quando un’esperienza serve a tutti, siamo tutti più bravi e più ricchi!!
buone coltivazioni!
Milla
ciao, sono diventata matta a cercare nei siti questa pianta grassa, finalmente ho digitato pianta grassa con foglie a confetto…… eccola!!!! grazie la adoro, anche se il sole del nord è meno forte del sud la pianta ne soffre , mi puoi dare qualche consiglio in più?
in casa vive bene? o la devo ritirare ai primi freddi?
grazie mille
M.teresa
ciao!! ho capito con gli anni (grazie ai pezzi caduti qua e la) che è più resistente al freddo di quello che pensavo, ma non al gelo forte e all’umidità della nostra zona. Al sole proprio non mi viene bene. L’ho vista in riviera ligure coltivata su una scarpata in piena terra ma…ventilata e senza nebbia! Se le metti in un bel vaso pesante i rami diventeranno lunghissimi, legnosi e colorati. Serve un vaso pesante perché altrimenti capotta col peso della succulenza. Può vivere anche all’interno ma sarà meno colorata e le foglie cresceranno più distanti una dall’altra, a meno che tu non la possa mettere davanti a una finestra. Di solito le mettiamo a lato della finestra per poterla aprire e li la luce non basta. Buona coltivazione!!! Grazie della fiducia!
ciao Milla
grazie per avermi risposto subito, cercherò di tenerla fuori il più possibile, è bellissima quando fiorisce.
un bacio
🙂
buongiorno Milla
anche io ho un passato da contadina, forse è da questo che mi è rimasta la passione x le piante….boh
ho una crassula ad alberello con del terriccio normale,pensi che che sia troppo tardi x rinvasarla con un terriccio per cactace? non è molto grande sarà un 30/40 cm vaso compreso.
bacioni
ciao! Se decidi di rinvasarla lasciala senza irrigazione per almeno 10 giorni, cambia il vaso aprendo un poco il panetto del vecchio terriccio solo se è molto compatto, e aspetta altri 10 giorni prima di bagnare. Adesso lei è a riposo quindi si può fare senza danni. Vegeta da fine agosto in avanti e fiorisce a Natale, scusami lo dico per abitudine, sono certa che lo sai già.
buon lavoro!!!
Salve, il mio pachyphytum oviferum di 6 anni, perciò già sgarrupato e magnifico ha preso una brutta scottatura. Alcune foglie sono solo scurite, altre hanno proprio una striscia nera dove è battuto di più il sole e altre addirittura raggrinzite. Mi è preso un colpo quando me ne sono accorta, ieri era perfetta, oggi così… Mi chiedevo cosa mi conviene fare, oltre ovviamente a spostarla in zona con più ombra, meglio lasciarla stare e vedere che succede o togliere ogni singola foglia nella speranza di recuperare altre piante? Mi dispiacerebbe smontarla tutta ma mi sembra che le foglie rimaste intoccate dal sole siano veramente troppo poche. Spero possa darmi un suo prezioso consiglio. grazie
che guaio!! Io lascerei tutto com’è, le foglie più scottate seccheranno e cadranno mentre quelle che hanno ancora un minimo di vitalità (io credo che saranno la maggioranza) faranno piantine alla base e potrai staccarle quando saranno ben formate, per ripiantarle. Lasciandole attaccate al ramo dai loro la possibilità di nutrirsi per quel poco che possono. Adesso spostala all’ombra dato che sarà sofferente. L’ho vista anche coltivata al sole ma se d’inverno la devi ricoverare, l’uscita primaverile sarà sempre un problema. Occorre abituarla gradualmente coprendola con un tulle per qualche giorno. fammi sapere come evolve. se vuoi mandami una foto con whatsapp 3474121367 magari vedendola posso aiutarti meglio. buona coltivazione!
A febbraio una mia amica mi ha regalato una pianta confetto bellissima grande e folta,la teneva al sole e non le dava tanta cura,io l’ho messa nel mio terrazzo poco sole la mattina e ombra il pomeriggio, ogni tanto cadeva una foglia,adesso ne cadono tante,sono nere e secche,cosa succede?Ho cambiato balcone l’ho messa al sole come la teneva lei
Nere e secche mi dà l’idea di ustionate, fosse un fungo avrebbe intaccato anche il fusto. Sicuramente non ha gradito il cambio di posizione. Se ti è stata regalata a febbraio forse veniva da una sede invernale in ombra e aveva bisogno di essere abituata gradualmente. Oppure potrebbe essere che dove stava prima avesse una pianta amica che la ombreggiava nelle ore più calde? Gli indizi sono pochi per risolvere il giallo con sicurezza!!! Io le coltivo a mezz’ombra.
buona coltivazione!