Basta un davanzale per coltivare aromatiche genuine che arricchiscano le nostre migliori ricette o le nostre semplici insalate
Troviamo mazzetti freschi di erbe aromatiche e vasetti di erbe secche in tutti i supermercati e dall’ortolano.
C’è un buon motivo per coltivare piante aromatiche sul davanzale?
No, non uno, ce ne sono molti. Potremmo parlare dei metodi di essicazione delle piante tra cui l’esposizione a raggi x e della conservazione lunga di quelle fresche da banco.
Io sono una contadina per cui non è materia mia. A ognuno il suo.
Il mio “campo” è la coltivazione con passione per cui attrezziamoci e coltiviamo i profumi per le nostre pentole e le erbette fresche per le nostre insalate. Certo non tutti possono coltivare un orto, ma bastano pochi vasi sul davanzale per insaporire le scialbe insalate già pronte.
La situazione più rosea sarebbe un balcone ma qui parlerò della condizione base, i davanzali.
Impostiamo prima di tutto la sicurezza e il lungo termine. Sicurezza significa niente vasi che potrebbero cadere. Un’idea pratica che mi piace molto è la coltivazione in vasi quadrati, ottimizzazione dello spazio disponibile, niente “vuoti” poco estetici e poco funzionali fra uno e l’altro. Non consiglio le cassette rettangolari perché la promiscuità delle radici non sempre funziona. Quando c’è poco spazio le piante più vigorose soffocano le più timide. Una buona soluzione è costituita da un sottovaso comune e vasi che riempiano tutto il vano della finestra, perché non ci giochi il vento. Meglio vasi di coccio, molto più belli della plastica secondo me, però i gusti non si discutono. L’unica differenza coccio-plastica riguardo alla coltivazione è la maggiore quantità d’acqua che richiederanno i vasi di coccio, perché sono porosi. Se ti viene in mente qualche discorso circa il risparmio d’acqua e pensi di scegliere la plastica per questo…direi che dovremmo valutare quanto inquina quella plastica nella sua vita e quanto il coccio. Probabilmente non abbiamo strumenti per fare questa valutazione quindi scegli quello che ti piace e annaffia le piante con l’acqua “di scarto”. E’ una soluzione fantastica. Annaffia con l’acqua di lavaggio delle verdure e della frutta che hai comprato. Invece di aprire il tappo e farla scorrere, lavale in una bacinella e versala nei vasi. Se te ne avanza conservala per i giorni più caldi in cui ne servirà tanta. Il cerchio si chiude senza spreco.
Oltre alla questione estetica, dobbiamo tenere conto della durata del nostro impianto, serve un terriccio che duri anni. Aggiungendo materiale inerte alla terra assicuriamo alla pianta un buon drenaggio, le radici respirano e occorrerà solo concimare ogni tanto.
Non concimi di sintesi per non rendere vano il nostro lavoro. All’inizio possiamo miscelare al terriccio i lupini, sono a lenta cessione e per qualche mese possono bastare, ma poi? Cercando di chiudere il cerchio di uso e riuso di ogni cosa possiamo concimare con l’acqua di bollitura delle verdure. Se siamo crudisti o cuciniamo a vapore possiamo bollire le ortiche appositamente per le nostre aromatiche. Una bella manciatona di ortiche per 4 o 5 litri d’acqua, filtrare il tutto, lasciar raffreddare e voilà… il concime è pronto.
Si ottiene ottimo concime anche facendo il macerato di ortiche, però, se coltivi sul davanzale, immagino non sia sano far marcire qualcosa in condominio (di questo si tratta). L’odore è veramente forte.
Le piante aromatiche che io ritengo indispensabili sono: salvia, prezzemolo, timo, origano, menta, rucola, alloro.
le piante sfiziose a cui non dovremmo rinunciare: erba stella, erba brusca, perilla, tarassaco, pimpinella, nasturzio, melissa.
Salvia: Salvia officinalis è la classica, per un colpo d’occhio più ricercato (se vuoi sorprendere la vicina) scegli le varietà striate in rosa o in crema, davvero deliziose, stesso uso alimentare, stesso profumo classico. Non posso non tessere le lodi anche della salvia pesca e tralascio le altre, scriverò di loro in un altro momento, sul nostro davanzale tutto non ci sta.
Prezzemolo: Petrosellum officinalis, per stupire puoi usale la varietà riccia, forse un po’ meno profumata ma comunque buona.
https://millaboschi.com/e-ovunque-il-prezzemolo/
Timo: Thymus vulgaris, delizioso anche nella varietà serpillo che ricadendo movimenta l’effetto finale del davanzale. Buono e bello.
Oppure possiamo stupire ed avere il due in uno scegliendo timo limone, pronto per il pesce senza aggiungere limone.
Origano: Origanum volgare, squisito sulla pizza. Vorrei proporti anche l’origano cubano ma teme il gelo e… ne parlerò in un prossimo articolo a lui dedicato.

Menta: la classica è la Mentha piperita ma puoi sbizzarriti nella ricerca, la crispa è quella più d’effetto per il fogliame arricciato ma è meglio scegliere per intensità di profumo. Dovrai usarla per cucinare e alcune sono veramente forti, la cervina ha un aroma difficilmente riconducibile a una menta, non per questo meno gradevole. Occorre toccare, annusare e scegliere.

Erba cipollina: Allium schoenoprasum, la classica, quella che aromatizza formaggi e insalate, ottima a crudo.
Rucola: Eruca sativa, la Rucola selvatica, coltivata al sole ti stupirà, con poche foglie raccolte al momento potrai insaporire un buona quantità di insalata. quattro o cinque foglie appena colte hanno più sapore di un intero mazzolino del supermercato…fiaccato dal viaggio e dal banco.
Alloro: Non possiamo non averlo anche se in un vasetto dovrai trattarlo come un bonsai, potarlo intanto che lo usi in modo da contenerlo. E’ una pianta nobile, grandi proprietà e gran sapore.
Con queste aromatiche abbiamo già un bouquet molto interessante ma non accontentiamoci, aggiungendo poco altro saremo addirittura felici!
Erba stella: Plantago coronopus, si lo so, è anche nei campi…però chi ha tempo e campi?
Pimpinella:Pimpinella anisum, anche questa è nei campi ma occorre conoscerla e andare a raccoglierla, sul davanzale ti bastano le forbici.
Erba brusca: Rumex acetosa, foglie “brusche” estate e inverno, curde e cotte.
Tarassaco: Taraxacum officinalis, il “povero” dente di leone. Ottime le foglie crude e cotte, i boccioli fiorali piccolissimi possono essere cucinati come capperi, semplicemente cotti o conservati in salamoia.
Perilla: Perilla frutescens il famoso shiso del ristorante giapponese. Nella versione atropurpurea avrai foglie rosse per l’insalata, un piacere per il palato e per gli occhi.
Nasturzio: Trapaeolum majus, commestibili foglie e fiori. Colora e insaporisce le insalate. Spesso coltivato solo come decorativo.
Melissa, Melissa officinalis, erba limone, squisita per tisane estive fresche e dissetanti.
Tecnicamente non è corretto chiamare aromatiche tutte queste piante ma se ci sta “petaloso” nella lingua italiana…
Questo potpourri di piante è sufficiente per sentire sapore di campo, coltivare è meraviglioso in qualsiasi contesto si faccia. Non angustiarti troppo se non hai un orto, prova a pensare al tempo libero di cui disponi intanto che dovresti vangare, zappare seminare, diserbare e irrigare. Certo le mani nella terra sono un grande piacere ma anche qualche screpolatura in meno sulla pelle non è male. Se proprio non riesci a consolarti pensa che l’orto ha bisogno di bere tanto…. proprio quando tu hai le ferie 🙂 🙂
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