Cactacee e succulente: per ogni pianta cerchiamo la temperatura ideale per superare l’inverno
Inverno-pianura padana-piante grasse: ecco fatto! Se questi soggetti possono stare nella stessa riga, possono anche convivere. Il trattino che le unisce è la passione di chi le coltiva.
Viviamo ai piedi delle prime colline che portano all’Appennino, da una parte le salite e i primi pendii, dall’altra, basta attraversare la pedemontana e la pendenza verso Parma si fa quasi impercettibile, è già pianura, quindi nebbia e galaverna da novembre a marzo. Siamo stati una palude, non c’è niente di strano se sopra le nostre terre (che sono una bonifica) i vapori sembrano quelli di un paiolo, per tanta parte dell’anno. Ovvio che coltivare piante grasse qui comporti qualche difficoltà, inutile dire che in quanto appassionati di piante “toste” siamo un po’ tosti anche noi e accettiamo per le nostre piante, i traslochi a cadenza semestrale che la temperatura richiede.
Da bravi collezionisti, oltre che venditori, siamo anche accumulatori seriali, per cui, durante l’estate compriamo chicche, riproduciamo e seminiamo a tutto spiano, per poi ritrovarci in autunno con migliaia di piante che richiedono di essere riparate. Quella che a prima vista e in pieno sole sembrerebbe un’impresa impossibile, si trasforma in un “si-può-faaare!!!” appena la temperatura scende e arrivano le prime nuvole fredde. A questo punto potrebbe partire il capitolo consigli basato sulle nostre esperienze, studi, conoscenze ecc ecc. ma prima, accettate il consiglio più utile che mi sento di darvi: NON FIDATEVI DEI CONSIGLI!!
Paradosso? No, saggezza e piante sacrificate a suggerimenti seguiti alla cieca. Chiunque vi consigli, lo farà come me, in base alle sue esperienze ma, come nella vita di tutti i giorni, quello che va bene per uno non è detto funzioni per l’altro. Ogni balcone, portico, appartamento, è un microclima unico!!! Non possiamo sperare che una lista di nomi con la temperatura vicina ci indichi in toto che cosa fare. Ci darà un’indicazione preziosa da cui partire per sperimentare, ma non certezze al 100%.
Ogni collezione è unica, è curata con suggerimenti generici che il collezionista adatta alla sua situazione. Il coltivare in casa e in cortile non ha nulla a che vedere con la vita di serra, quella sono capaci tutti di gestirla, bastano un termometro e un igrometro e il gioco è fatto. A casa tutto è più complicato e quindi più stimolante. Ci saranno sicuramente nella vostra collezione, piante che sverneranno bene in quell’angolino, che magari è un “dente” del balcone che neanche vi piace, ma ci passa sotto un tubo dei termosifoni, oppure in garage o fra le doppie porte. A voi scoprire quale angolo va bene per chi.
In piena pianura padana, su un’alta terrazza vicino a Parma ho visto vivere una squadra di cactacee che da me, a 20 km appena, non avevano superato l’inverno nemmeno dentro la vecchia stalla riparate col tessuto non tessuto. Erano addossate al muro, sotto una tettoia di nemmeno 40 cm, quindi esposte alle piogge di “stravento” delle bufere invernali e alla neve. Un vero mistero che mi fece sentire coltivatrice inesperta anche dopo tanti anni di coltivazione. Il trucco c’è ovviamente, ed è addirittura doppio. Nell’appartamento, sotto la terrazza, abita un inquilino freddoloso, ma questo non basta, a piano terra c’è un ristorante, cucina funzionante 18 ore al giorno e quindi, canna fumaria della cucina che intiepidisce il muro dietro la schiena delle cactacee tutti i giorni di tutto l’anno!
Quando parliamo di temperature invernali ideali stiamo parlando non solo di minime ma anche di massime. Assolutamente falso che le grasse richiedano temperature alte, non tutte, anzi, quelle che amano il caldo tutto l’anno sono veramente poche. Le cactacee hanno bisogno di SENTIRE L’INVERNO per preparare la fioritura. Se la temperatura sarà sempre estiva…come potrà tornare a fiorire la primavera? Mancherà sempre una stagione per arrivarci. Molte piante nei paesi d’origine vivono grandi escursioni termiche anche quotidiane che noi non possiamo offrire, ma almeno l’escursione estate-inverno cerchiamo di dargliela. Se proprio volete le vostre cactacee a vista, in salotto per i mesi invernali, dovrete rassegnarvi a non vederle fiorire, o fiorire pochissimo. Se riuscite a regalare loro un periodo al fresco vi ripagheranno alla grande.
Ho preparato una piccola dispensa con le mie esperienze, spero possa esservi utile la condivisione dei miei appunti, non è detto funzioni anche a casa vostra; l’abilità di adattare i miei esperimenti ai vostri angoli farà la differenza, renderà speciale la vostra collezione, anno dopo anno.
BUONA COLTIVAZIONE!!!
piante-grasse-temperature minime invernali tollerate
Se hai qualcosa da insegnarci o da chiederci lascia un messaggio, la nostra curiosità è infinita e la nostra esperienza è a tua disposizione!
Se ti interessano i miei articoli iscriviti al blog e sarai informato via mail di ogni nuova uscita.