Crassula ovata, nella tradizione popolare la pianta dei soldi.
Crassula ovata ha fama di pianta che “porta bene”. Non solo per le erbe ad uso medicinale, si è osservata la forma e se ne è fatto uso per curare l’organo a cui somigliano. Abbiamo trovato la forma addirittura per la fortuna, quale meglio delle monete? Pianta dell’amicizia perché si moltiplica con grande facilità, a favore di amici e conoscenti. Di giada per il colore.
Crassula ovata è, fra le crassulacee, la più popolare, e senza dubbio la più resistente. Unico problema insuperabile è il gelo, per tutto il resto si ingegna a sopravvivere. Ama la mezz’ombra. Se la posizioneremo all’ombra tutto il giorno si farà più scura e più bella, però esprimerà il suo disagio smettendo di fiorire. Se la collocheremo in pieno sole diventerà tutta rossa, virerà dal verde al giallo ma non ne morirà e fiorirà ugualmente. Se invece avrà il sole la mattina o nel tardo pomeriggio ci regalerà grandi fioriture invernali e sfoggerà il suo bel verde…giada.

Il suo periodo di riposo è la nostra estate. Osservandola bene noteremo che verso giugno diventerà un pochino avvizzita, fermerà la crescita e per qualche settimana berrà poca acqua. Non cerchiamo di aiutarla, dandole più acqua o peggio, rinvasandola o concimandola, sta solo facendo una pausa. Dall’inizio di settembre tornerà a vegetare e, a fine ottobre, su ogni apice, tra le due ultime foglie appaiate della nuova crescita, scopriremo un capolino di boccioli.
In dicembre cominceranno ad aprirsi i fiori a stella, bianchi, delicati. Una volta secchi, non ne vogliono sapere di staccarsi dalla pianta. Rimangono intatti, ancora belli fino a Pasqua. Se poi la porteremo all’esterno il vento o la pioggia li staccheranno. Per chi ha voglia di un centrotavola romantico sarà sufficiente staccare delicatamente i fiori ormai secchi ma ancora perfetti e metterli a galleggiare in un piccolo contenitore, perché no, con qualche candela.
Specialmente d’inverno la pianta tende a “pulirsi” lasciando cadere foglie e interi apici, dopo aver lasciato seccare porzioni di ramo. Ho letto che lo farebbe in condizioni di siccità estrema. Nella mia idea romantica invece, penso che sia il suo modo di riprodursi. In natura, durante la siccità diverse piante lasciano morire gli apici, che sono la parte più tenera, più bisognosa d’acqua e meno “utile” alla vita della pianta. Nel caso della crassula invece, le punte cadono dopo avere preparato le radici, perfettamente turgide.

A tutti gli effetti sono nuove piante, non certo parti di cui la pianta si è liberata per spirito di sopravvivenza. In questo modo la pianta si sposta, colonizza il terreno vicino alla pianta madre. Trattandosi di apici, cadranno nel perimetro circostante la chioma, non sotto, la pianta madre, questo è un particolare importante. Le piante figlie avranno la luce necessaria, non saranno “soffocate” dalla madre.
Crassula ovata è una crassulacea africana, ha bisogno di terriccio ben drenante, di concimazioni rare e poco azotate. Ha fiori riuniti in un dicasio, su un peduncolo di 3/4 centimetri. Fiori bianco rosati con antere violette. Si coltivano diversi ibridi, tutti con caratteristici tronchi, più o meno grandi, molto carnosi.
Oltre a Crassula ovata di varie dimensioni, abbiamo disponibili alla vendita: Crassula ovata “variegata”, Crassula ovata “blue bird” (a fiore rosa), Crassula ovata “gollum” (detta anche hobbit) e molte, anzi moltissime altre crassule di cui parleremo nei prossimi articoli.
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