Stapelia olivacea: l’importanza dei libri

Stapelia olivacea…fino a prova contraria! Le monografie sono indispensabili.

Compro ormai pochissime piante, per 3 motivi:

  1. con una piccola attività come la mia riesco a spuntare solo prezzi esosi… all’ingrosso e  non sono per niente competitiva, i produttori fanno prezzi buoni solo ai grandi venditori.
  2. per questione di spazio, la mia è una grande collezione in una piccola serra in cui riproduco le mia piante.
  3. perché mi sono imposta di tenere solo quello che posso curare bene. La terza sembra una considerazione scontata? Vi assicuro che non lo è. Per me, collezionista compulsiva “limitarmi” è difficilissimo.

…quindi acquisto solo cose straordinarie (per lo meno ai miei occhi). Ho migliaia di piante in coltivazione ma c’è sempre qualcosa per cui valga la pena di stringersi un po’ e ricavare un posticino. Di norma lascio i cartellini che sono sulle piante perché i coltivatori da cui mi rifornisco sono moooolto in gamba. Qualche volta però, il caso è eclatante!

Stapelia olivacea, ma anche no

ex Stapelia olivacea
ex Stapelia olivacea, anche se non ha il nome è proprio bella!!!!

questa Stapelia olivacea farlocca è un acquisto di due anni  fa, ora, alla luce di un nuovo libro monografia sulle asclepiadaceae risulta essere…altro. Il problema è che io ho riprodotto per un anno la suddetta pianta e l’ho venduta con questo nome, facendo in prima persona la figura …del cioccolatino, coi miei clienti! (chissà se cioccolatino nel senso di fessacchiotto si dice solo a Parma)

inoltre quando mi sono regalata la monografia sulle asclepiadee ho cercato di risparmiare…(tempi duri!!!) e ho comprato quella che costava solo una settantina di euro (scusate se è poco) per cui questa pianta non c’è. Santo cielo e pensare che con soli 130 euri (passatemi la i visto che l’euro singolare ha così poco potere d’acquisto) avrei potuto prendere il volume supertuttologo di questa famiglia di piante e avrei svelato l’arcano!!!

Purtroppo catalogare piante solo con internet è  impossibile, sfogliando pagine e pagine si trova tutto e il suo contrario per cui metto in conto di comprare l’altro libro, non posso convivere con la curiosità del chi è costei!!! Appena la trovo vi aggiorno sulla sua identità, se invece voi la conoscete già, spero vogliate condividere l’informazione 🙂

ipotesi:

Potrebbe essere una Stapelia schinzii var. angolensis ma non ne sono certa e per non prendere l’abitudine a fare il “cioccolatino” aspetto di avere un testo con una foto più chiara

per la cronaca, la vera Stapelia olivacea è questa

stapelia olivacea
stapelia olivacea

 

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abbiamo talee della pianta citata in questo articolo e moltissime altre, disponibili per la vendita, in serra e online tutto l’anno.

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