partendo dall’idea che tutte le piante sono belle, vorrei azzardare la teoria che qualcuna possa sembrare “meno bella” perché non possiede nulla di appariscente, e quindi può sfuggire all’occhio distratto.
Rhipsalis in vendita qui: https://www.castellarocactus.com/catalogo-cactaceae/
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sono certa che se stai leggendo o seguendo il mio blog sei un appassionato di piante per cui sei sicuramente un attento osservatore, ma nel caso che Rhipsalis paradoxa ti fosse sfuggita, permettimi di renderla “sgargiante” ai tuoi occhi.
un fallimento ben riuscito
Rhipsalis paradoxa, come tutte le Rhipsalis si può considerare un cactus “mal riuscito”. Possiede infatti l’aspetto verde delle succulente e solo un paio di piccole spine negli internodi e non in tutti, a ricordarci con gran bruciore che è a tutti gli effetti un cactus. Si è adattata alla vita ancorata agli alberi, quindi deve vivere senza la fortuna di terriccio e di acqua da assorbire con comodo. Non parassita la pianta ospite perché è autotrofa. Bada a sé stessa con la fotosintesi e il poco materiale che c’è. Allunga i rami per diversi metri, fiorendo e disseminandosi grazie agli uccelli che ne mangiano le bacche.
Occhio ai particolari
I lunghi rami di Rhipsalis paradoxa sono formati da articoli piatti, con tre coste longitudinali, che si susseguono da un internodo all’altro partendo e ripartendo in porzioni di circa 4 cm. Ad ogni ripartenza le coste longitudinali sono allineate alla parte piana della porzione precedente. Sembra che qualcuno le abbia dato un giro di vite ad ogni nuova crescita. I fusti sono lunghi qualche metro, molto flessibili e molto robusti. Se durante la loro crescita raggiungono una posizione favorevole mettono radici e ripartono con un nuovo ancoraggio e una nuova pianta. Immagino che viste in natura siano un lungo mantello che scende da alberi di alto fusto. Ho trovato un po’ di difficoltà a spiegare come è fatta, questo certifica che non ha forma comune. Ho allegato il video per evitare incomprensioni. Primo video caricato qui, mi sembra enorme, imparerò a fare di meglio.
Progetti (o sogni) e coltivazione
Potrebbe essere utile progettare un viaggio per vederle “dal vero”? Per me e per molti (per molti motivi) potrebbe essere indispensabile coltivare bene quelle che abbiamo in vaso e continuare a sognare: se loro possono vivere bene in vaso noi possiamo vivere altrettanto bene senza prendere l’aereo.
Per farle stare bene occorre un buon terriccio per cactaceae, se vuoi far loro un regalo aggiungi un poco di segatura molto vecchia, senza residui di vernice naturalmente (questo doveva restare un segreto). Tienile all’ombra e non scendere sotto +5°. Qui trovi la mia ricetta per il terriccio: https://millaboschi.com/?s=terriccio
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