salsa chutney di pomodori rossi e zenzero

Salsa chutney di pomodori rossi e zenzero. Autunno: Conserviamo gli ultimi pomodori che, da un giorno all’altro, virano al nero per il freddo notturno e l’umidità.

Il “non si butta via niente” è una  regola ereditata, credo proprio che me la potrebbero leggere nel DNA fra le caratteristiche genetiche.
Penso che il ricordo della fame sia  stampato nella memoria atavica di noi contadini; nonostante gli scaffali dei negozi siano pieni, inconsapevolmente, ci spaventa l’annata siccitosa, la grandine, la gelata tardiva o anticipata.
Il “non si butta”, “non consumare” e “mangia tutto col pane” è una parte indelebile di quello che sono. A questa educazione ha seguito un periodo di grandi sprechi ma poi, finita l’adolescenza (che quando viene viene, non correlata all’età) si comincia a comportarsi anche un po’ come siamo stati programmati.

Ultimi pomodori, autunno, caminetto che crepita,  la nostra legna è acacia, quella che scoppietta  facendo la  colonna sonora all’inverno. Viene voglia di preparare qualcosa di buono che  ricordi l’estate.  Per conservare gli ultimi pomodori rossi ho scelto questa ottima salsa chutney che  fino a un mese fa non sapevo esistesse. Non sono una fanatica del “nuovo” ma mi sento bene ogni volta che imparo qualcosa. Ho provato la ricetta qualche giorno fa, una piccola quantità di cui ho proposto l’assaggio a mio marito, alle mie figlie e agli amici: le mie cavie. Converrà loro essere sempre sinceri. Hanno apprezzato molto e saranno omaggiati di altri vasi… se hanno mentito non lo faranno più.

Pronti i semi di finocchio asciugati bene e piegati nel cartoccio. Tempo di raccolto anche per lo zenzero Zingiber officinalis, gli servono 20° di calore, non conviene ricoverare tanti vasi, meglio grattugiarlo e metterlo in pentola. A primavera avevamo visto come coltivarlo: ora aprirà le vie respiratorie con gusto, insieme a formaggio, carne o meglio seitan e tofu.

Zenzero Zingiber officinalis coltivato a casa: km 0

Tanti anni fa custodivo le mie ricette con gran gelosia,  ero in competizione con tutte le donne del mondo, maturando ho capito che una ricetta regalata è un dono che ci porterà a casa di tanta gente che non conosciamo, condivideremo sapori e profumi come se fossimo lì. Ho capito anche che la competizione è un stupido spreco di energie.
Ricordo di aver dato la ricetta della mia squisita torta di cioccolato a una parente, insistette per averla, al punto che gliela scrissi… omettendo un ingrediente! Forse, finite di scrivere queste righe la chiamerò e, a distanza di trent’ anni, le dirò cosa manca.

Ecco la ricetta completa 😉 della salsa chutney, ve la regalo con un  passaparola affettuoso, augurandovi un buon inverno di cibo preparato e mangiato con amore.

2 kg di pomodori rossi, 20 spicchi d’aglio, 80 gr di uva sultanina, 2 peperoncini rossi, 2 cucchiai di radice di zenzero grattugiata, la scorza e il succo di un limone, 1/2 cucchiaino di semi di finocchio, 1/2 cucchiaino di semi di cumino, 370 gr di zucchero, 400 ml di aceto di vino bianco, un cucchiaio di sale.

Scottate i pomodori in acqua bollente e pelateli, passateli nel tritatutto, aggiungete l’aceto, lo zucchero, l’uvetta e il sale. Mettete il tutto in una pentola col fondo alto, oppure mettete una piastra di ghisa sotto la pentola. Vi aiuterà a non “attaccare” il composto al tegame durante la cottura.
Pestate nel mortaio tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere una pasta profumatissima, aggiungetela ai pomodori e fate bollire adagio. Non c’è un tempo standard, dipende da quanto sono acquosi i pomodori.
E’ una salsa, la consistenza deve essere quella giusta da spalmare su un buon pane casereccio.
Riempite vasetti ermetici, tappateli subito e capovolgeteli fino a completo raffreddamento. Una bella etichetta, se avete buona manualità, magari decorata a mano, rifinirà il lavoro e farà un figurone in dispensa e in tavola.

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Zenzero Zingiber officinalis coltivato a casa: km 0

Zenzero Zingiber officinalis : a febbraio prepariamo i tuberi per la nuova produzione

A gennaio, quando le giornate erano cortissime e l’umore grigio come la luce padana, ho pensato a cosa coltivare quest’anno. Tra le cose indispensabili nella mia lista: lo zenzero. Pianta asiatica che si adatta alla coltivazione in vaso senza difficoltà. Naturalmente le serve una temperatura minima molto alta, quindi dovrà passare l’inverno in casa con noi. Averla in cucina sarà comodissimo per raccoglierla e mangiarla quando serve, cioè d’inverno, in modo particolare quando saremo raffreddati.
A febbraio i tuberi sono reperibili con facilità, vanno bene anche quelli del supermercato, biologici possibilmente. Scegliamo quelli con “occhi” di vegetazione più turgidi. Confidiamo sull’educazione di chi ha “palpato” le radici prima di noi.
Mi sorprende sempre vedere quanta forza abbiano le signore nei polpastrelli, quando sono al banco frutta e verdura. Penso che potrebbero svitare i bulloni delle ruote dell’auto senza chiave inglese, se ci mettessero la medesima foga.
Scegliamo quindi tuberi non ammaccati, possibilmente piccoli, è sufficiente una gemma per avere una nuova pianta. Nel caso fossero grossi possiamo tagliarli e farne più piante. E’ la stessa procedura delle patate.

Si divide il tubero in porzioni con una gemma o due , si mettono ad asciugare in luogo ventilato  per qualche giorno. Quando il taglio si è cicatrizzato si può interrare. Io faccio questa operazione calcolando una ventina di giorni di asciugatura, se poi dovranno aspettare qualche giorno in più non è un problema.
Non occorre dire che le gemme devono essere rivolte verso l’alto vero? 🙂 🙂 
Cresce bene in terriccio ricco, in vaso capiente per permettere ai rizomi di crescere senza deformazioni e a noi di scavare nel terreno con un cavino e prendere quanto ci serve senza danneggiare il resto. Ha bisogno di tanta acqua in estate e di un periodo di asciutta invernale. Se proprio non avete spazio in casa per il vaso potrete dissotterrare tutti i tuberi, e conservarli in luogo fresco “salvando” per la primavera solo quello che volete ricoltivare. Regolate l’annaffiatura in base all’esposizione. Se è in pieno sole beve di più, naturalmente.
 

Zenzero: gemma
Zenzero: gemma
Zingiber officinalis
Zingiber officinalis

E’originario di India e Malesia. Per gli antichi indiani aveva uso purificatorio oltre che alimentare. Lo masticavano prima dei rituali per “aggiustare” l’alito, per poi elevare canti alle divinità con la bocca profumata.
I cinesi 3000 anni prima di Cristo la usavano per curare raffreddori, tetano e lebbra.
Secondo la Scuola salernitana “lo zenzero spinge i giovani all’amore”, significa che è afrodisiaco? Io rimango nel dubbio, se così fosse, forse avrebbero scritto “spinge i vecchi all’amore!”
Per le sue proprietà digestive i latini ne fecero un pane per chiudere i ricchi banchetti, che si trasformò poi in dolce.
E’ della tradizione inglese la favola dell’omino di zenzero che prende vita appena uscito dal forno.
Ho trovato questa ricetta che si può trasformare in vegan cambiando miele con melassa e burro con margarina.
biscotti gingerbread
…e non dimentichiamo che nella favola di Hansel e Gretel, era fatto di irresistibile pan di zenzero il tetto della casa tutta da mangiare della strega.

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