Zenzero candito, “caramelle” officinali fatte in casa

Zenzero candito, Zingiber officinalis: cuciniamolo in modo semplice e delizioso

Lo abbiamo coltivato a km zero, abbiamo prelevato qualche pezzo quando serviva,  ora è tempo di estirpare lo zenzero.

Zenzero Zingiber officinalis coltivato a casa: km 0

Manca poco alle prime gelate e le notti sono già fredde, la pianta dello zenzero è li che ci guarda immobile, forse anche perplessa, per via di queste temperature notturne che le bloccano la vegetazione. Le servono minime di almeno 18-20° per stare bene per cui…trasformiamola in deliziose “caramelle”.

poco tempo e grandi risultati

Se vi piace cucinare ma non avete ancora stellette Michelin vi consiglio questa ricetta senza pretese, senza fatica e di sicuro effetto.

Estirpate lo zenzero, se ne avete più vasi potrete scegliere di riparare ad almeno 10° quello che terrete integro, per il prossimo anno. Se invece non avete spazio per il ricovero, estirpate tutto e stipate quello che ripianterete la prossima primavera. E’ bene conservare le radici con molti “occhi” di vegetazione da utilizzare il prossimo anno come piante madri. Si conservano bene in sacchetti di carta al fresco. Qualcuno le conserva in contenitori con sabbia, io non ho esperienza di questa tecnica ma visto che funziona con le carote…perché no?

torniamo allo zenzero candito. Ricetta rapida e semplice. (Se non avete coltivato lo zenzero lo potete trovare fresco ormai ovunque.)

  • spellate lo zenzero con un pelapatate o con un pelino ben affilato
  • pesatelo
  • tagliatelo a fette o a quadrettini
  • sistematelo in una pentola e ricopritelo di acqua
  • fatelo bollire per 40 minuti e scolatelo
  • rimettetelo nella pentola e aggiungete pari quantità di zucchero quanto era il suo peso crudo (già pulito). Io uso zucchero di canna.
  • aggiungete pochissima acqua, anche solo un cucchiaio e fate bollire altri 40 minuti mescolando ogni tanto. Diventa una pappetta caramellosa che vi profumerà tutta la casa
  • scolate di nuovo, molto bene
  • stendetelo su carta da forno o su un telo di cotone (che non profumi di detersivo) asciugatelo in posizione ventilata, davanti al camino, al termoconvettore o in essiccatore al minimo.

l’ingrediente segreto

  • Per questa ricetta avrete notato due step da 40 minuti per la bollitura, vi suggerisco di non correre a svuotare la lavatrice, stendere, o fare i letti nell’attesa. Lo zenzero di corsa non viene bene. 
  • 80 minuti tutti per voi vi faranno benissimo. Un libro? Una maschera di bellezza? Un pisolino? Scegliete voi l’ultimo ingrediente della ricetta

Alla fine del lavoro le fettine o i pezzi dovranno essere asciutti ma non secchi, flessibili fra le dita.

Zenzero candito, Zingiber officinalis
Zenzero candito, Zingiber officinalis

Non buttate il liquido delle due bolliture!

E’ prezioso per le sue proprietà e buonissimo. Miscelatelo e mettetelo in bottiglia, sarà utile da aggiungere alle tisane invernali, regolate la quantità a vostro piacere aggiungendolo freddo alle tisane già in tazza.

lo zenzero così candito, tenuto in vasi ben chiusi, dura di certo almeno 3 mesi, di solito finisce prima per cui non ho testimonianza sulla lunghissima durata. 🙂

Potete tenerlo in borsa e masticarlo anche fuori casa, quando avrete il raffreddore o quando più vi piace, oppure una fettina profumerà un the scialbetto al bar.

Da noi trovate le piante di Zingiber officinalis in vendita in azienda e online da aprile ai primi geli

  • az.agr. Castellaro via Castellaro 45 Bannone di Traversetolo PR
  • castellarocactus@libero.it

 

 

salsa chutney di pomodori rossi e zenzero

Salsa chutney di pomodori rossi e zenzero. Autunno: Conserviamo gli ultimi pomodori che, da un giorno all’altro, virano al nero per il freddo notturno e l’umidità.

Il “non si butta via niente” è una  regola ereditata, credo proprio che me la potrebbero leggere nel DNA fra le caratteristiche genetiche.
Penso che il ricordo della fame sia  stampato nella memoria atavica di noi contadini; nonostante gli scaffali dei negozi siano pieni, inconsapevolmente, ci spaventa l’annata siccitosa, la grandine, la gelata tardiva o anticipata.
Il “non si butta”, “non consumare” e “mangia tutto col pane” è una parte indelebile di quello che sono. A questa educazione ha seguito un periodo di grandi sprechi ma poi, finita l’adolescenza (che quando viene viene, non correlata all’età) si comincia a comportarsi anche un po’ come siamo stati programmati.

Ultimi pomodori, autunno, caminetto che crepita,  la nostra legna è acacia, quella che scoppietta  facendo la  colonna sonora all’inverno. Viene voglia di preparare qualcosa di buono che  ricordi l’estate.  Per conservare gli ultimi pomodori rossi ho scelto questa ottima salsa chutney che  fino a un mese fa non sapevo esistesse. Non sono una fanatica del “nuovo” ma mi sento bene ogni volta che imparo qualcosa. Ho provato la ricetta qualche giorno fa, una piccola quantità di cui ho proposto l’assaggio a mio marito, alle mie figlie e agli amici: le mie cavie. Converrà loro essere sempre sinceri. Hanno apprezzato molto e saranno omaggiati di altri vasi… se hanno mentito non lo faranno più.

Pronti i semi di finocchio asciugati bene e piegati nel cartoccio. Tempo di raccolto anche per lo zenzero Zingiber officinalis, gli servono 20° di calore, non conviene ricoverare tanti vasi, meglio grattugiarlo e metterlo in pentola. A primavera avevamo visto come coltivarlo: ora aprirà le vie respiratorie con gusto, insieme a formaggio, carne o meglio seitan e tofu.

Zenzero Zingiber officinalis coltivato a casa: km 0

Tanti anni fa custodivo le mie ricette con gran gelosia,  ero in competizione con tutte le donne del mondo, maturando ho capito che una ricetta regalata è un dono che ci porterà a casa di tanta gente che non conosciamo, condivideremo sapori e profumi come se fossimo lì. Ho capito anche che la competizione è un stupido spreco di energie.
Ricordo di aver dato la ricetta della mia squisita torta di cioccolato a una parente, insistette per averla, al punto che gliela scrissi… omettendo un ingrediente! Forse, finite di scrivere queste righe la chiamerò e, a distanza di trent’ anni, le dirò cosa manca.

Ecco la ricetta completa 😉 della salsa chutney, ve la regalo con un  passaparola affettuoso, augurandovi un buon inverno di cibo preparato e mangiato con amore.

2 kg di pomodori rossi, 20 spicchi d’aglio, 80 gr di uva sultanina, 2 peperoncini rossi, 2 cucchiai di radice di zenzero grattugiata, la scorza e il succo di un limone, 1/2 cucchiaino di semi di finocchio, 1/2 cucchiaino di semi di cumino, 370 gr di zucchero, 400 ml di aceto di vino bianco, un cucchiaio di sale.

Scottate i pomodori in acqua bollente e pelateli, passateli nel tritatutto, aggiungete l’aceto, lo zucchero, l’uvetta e il sale. Mettete il tutto in una pentola col fondo alto, oppure mettete una piastra di ghisa sotto la pentola. Vi aiuterà a non “attaccare” il composto al tegame durante la cottura.
Pestate nel mortaio tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere una pasta profumatissima, aggiungetela ai pomodori e fate bollire adagio. Non c’è un tempo standard, dipende da quanto sono acquosi i pomodori.
E’ una salsa, la consistenza deve essere quella giusta da spalmare su un buon pane casereccio.
Riempite vasetti ermetici, tappateli subito e capovolgeteli fino a completo raffreddamento. Una bella etichetta, se avete buona manualità, magari decorata a mano, rifinirà il lavoro e farà un figurone in dispensa e in tavola.

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