Aeonium sedifolium: piccola crassulacea fantasiosa

Perché fantasiosa? Iniziamo col dire che le piante che si vendono meglio sono quelle regolari, quelle che stanno composte nel vasetto e crescono onorando esattamente lo schema Fibonacci. Aeonium sedifolium non è né regolare né tantomeno inquadrabile o domabile. Fa di testa sua.

Con quale criterio i grandi vivai scelgono cosa coltivare?

Troviamo sempre Aeonium sedifolium in vendita in vasi molto piccoli, di solito 5,5 centimetri. Questo perché da piccolo ha un aspetto bello ordinato. Si piantano come talee le cime delle piante adulte e se ne ottengono alberelli regolari, ma poi cosa succede? La talea diventa una vera pianta, con un suo carattere e un suo modo di essere unica: si piega e si appoggia di lato cercando di radicare ovunque trovi terra. Nella sua nuova forma non può essere impacchettata in modo standard.

Siamo un piccolo vivaio non standard per cui trovi piante di Aeonium sedifolium di 2 anni in vendita sul nostro catalogo: https://www.castellarocactus.com/catalogo-crassulaceae/

Cos’è la bellezza?

Ecco un dilemma che non troverà risposta! In un mondo dove non c’è spazio per i “diversi” la bellezza ha la forma che sta nel vassoio di plastica da 24 o 36 vasi, senza rubare spazio al vicino, e senza occupare nemmeno un millimetro in più della circonferenza del buco studiato per contenere il vasetto di plastica. Non c’è storia per gli Aeonium sedifolium adulti!

Largo ai ribelli, ai diversamente giovani e agli spernussi!!! (quindi ad Aeonium sedifolium)

col termine spernus a Parma si indicano gli spettinati, ma affettuosamente. Cioè: uno che ha i vortici in testa sarà sempre spernus, anche se si è appena acconciato i capelli, e farà simpatia, proprio per quella differenza di andamento che ostinatamente i suoi ciuffi vorranno seguire.

Aeonium sedifolium viene dalle Canarie, ha foglie simili più a quelle di sedum che a quelle classiche degli aeonium, sono appiccicose e “dipinte” all’estremità da una leggera pennellata rossa. Io li tengo a mezz’ombra ma non escludo che posizionati al sole possano stare bene. La difficoltà del tenerli al sole è che spostandoli dal ricovero invernale al sole pieno possano ustionarsi. L’ombra totale invece toglie loro la vivacità della pennellata. Resiste bene all’inverno a +6° se poco annaffiato. Annaffiatura estiva settimanale, con terriccio per piante grasse ben drenante.

L’importanza del vaso adatto

Tieni conto della sua natura nel sistemare questa deliziosa pianta in un nuovo vaso. Un contenitore pesante ti consentirà di coltivarla anche quando si sposterà rispetto al baricentro del vaso e di ammirarla com’è davvero, senza l’artifizio della potatura.

perdonami la coroncina natalizia, se proprio ti è impossibile sopportare l’asimmetria puoi mettere un minerale, un sasso, uno gnometto o un elfo nella parte “vuota” del vaso

Conclusioni

Se ami le piante lasciale crescere assecondandole, ti sorprenderanno con una forma adulta che forse non avevi mai immaginato.

Ti aspetto su instagram https://www.instagram.com/castellarocactus/

Piante grasse morte. Sculture di cheratina

Piante grasse morte: ne vogliamo parlare?

per certo la morte è l’argomento meno piacevole di cui parlare, meglio non farlo per non vedere angoli della bocca precipitare verso il basso e palpebre abbassarsi con malinconia, eppure è inevitabile! ohibò! Avrò già perso in sei righe un buon 50% di lettori? Provo ad andare oltre. Piante grasse morte, sia!

Collezionando, specie quando ero alle prime armi, ho “fatto morire” moltissime piante. Per inesperienza, mai per mancanza d’amore. Purtroppo alcune si seccavano mentre con la stessa quantità d’acqua altre marcivano;  nel periodo in cui ho amato le composizioni, la strage era continua. Non ne vado orgogliosa ovviamente, ma io vivo di verdure senza rimorsi per cui…è andata così.

non è colpa tua!

Ogni anno alla fine dell’inverno raccolgo con scopa e paletta la tristezza dei racconti sulle piante morte. I clienti telefonano o vengono in serra in cerca di conforto: -Buuhh l’avevo da vent’anni, era della nonna, me l’aveva regalata il mio ex (avrei dovuto capire da lì che non era romantico)…fino ad arrivare al più razionale: l’avevo pagata un occhio!-  Il quesito è sempre lo stesso: DOVE HO SBAGLIATO?  Si, magari hai sbagliato ma anch’io… sai… succede…

confessioni

Ho deciso di mostrarti il lato peggire del vivaista, quello che normalmente viene compostato ben lontano dallo sguardo romantico del cliente. Nessun vivaista bravo ti confesserà mai che l’inverno è duretto anche per lui. Dopo avere nascosto il compressore per l’anticrittogamico e avere sepolto i cadaveri ti dirà che “andrà tutto bene”. Bene ‘n par de ciufoli qualche volta. Si tratta di “abituare” piante che non sanno cos’è l’umidità a un inverno da branchie, non è per niente facile e qualcuna se ne va, è inevitabile (qui lo dico e qui lo nego, ovviamente).

niente panico!

questa foglia secca di Xerosicyos non è un gioiello?

Le piante grasse morte normalmente conservano la struttura, cioè lo scheletro, intatto. Si tratta della cheratina, che se asciugata bene dura tantissimo e mantiene la forma. Non buttiamole o almeno non subito. Sono belle, da sole o insieme a pietre e a tutto quello che è energia viva.

questo bellissimo grusonii seccando è diventato una ciambella portacandele di 40 cm di diametro

Le areole delle spine dei ferocactus sono bellissimi ragni da parete, ottimo escamotage per confondere i ragni veri ma anche gli ospiti che prenderanno per decorative le ragnatele sempre presenti…o almeno ci spero. Ho visto anche piante morte in vendita, questo per spiegare quanto siano ancora belle e…credibili.

ferocactus da parete

marketing

dopo tutto questo parlare occorre levarsi il pensiero di dover dire che le piante morte puoi sostituirle comprandole online dal nostro catalogo, ok non sarà la stessa cosa ma non è forse vero  che todo cambia? 🙂 🙂   https://www.castellarocactus.com/

Piante grasse e piante di cortesia

Piante grasse ovunque in questo cortile, ma è stata una primavera anomala per coltivare xerophyte, nordica direi. Il 5 maggio cadeva neve insieme all’acqua che sferzava la bassa collina, mai successo! Emozionante come il “nevicava a Roma”, se non ci fosse stata la preoccupazione per le cactacee già portate all’aperto a rovinare l’atmosfera giocosa. -Sono farfalle o piumini di pioppo?- -No, no, cavoli, è proprio neve!-

Sono passati solo due anni dalla gelata di aprile ma nevicare a maggio non era mai successo

https://millaboschi.com/danni-del-gelo-tardivo/

Lavoro extra

In primavera si mettono le piante grasse all’aperto, si proteggono con un’antigrandine e, fino a metà ottobre se ne stanno lì, ad abbronzarsi fiorendo. NON QUEST’ANNO!!! Teli messi, teli tolti, birra per affogare le lumache (il cielo ci perdoni ma lasciargli mangiare tutto tutto, proprio tutto non è possibile). Sottovasi delle aromatiche da svuotare, da togliere, da rimettere e semenzai di cactus che rischiano l’esplosione. Questa è stata la nostra primavera, poco bucolica, se non fosse stato per quel melo cotogno in fiore che, sul fondale fisso di un cielo da temporale, regalava ogni giorno un respiro così largo e profondo da farci andare in overdose di ossigeno.

Colpi di sole

Ogni tanto esce anche il sole, ed è quello onesto, di maggio, cioè quello che secca il maggengo in due giorni e apre le crepe nella terra argillosa spaccando le radici capillari. Questo è in grado di bruciare la pelle alle piante, come ai biondi che vanno in spiaggia per la prima volta. Abbiamo messo qualche rete, ma esteticamente sono inguardabili, sembrano piante catturate! Entrano in scena a questo punto le piante di cortesia, quando c’è voglia di bello e solidale.

un po’ d’ombra portatile per i vassoi di piante che devo ancora abituarsi al sole diretto

Le nostre piante solidali

Sono quelle che d’inverno stanno nell’angolo più buio perché: dai tanto non sono preziose! Sono quelle di cui non so il nome, non l’ho cercato (ahimé) perché il tempo è poco e, le generose, il loro lavoro lo fanno da anni in anonimato. Vivono in vasi abbastanza leggeri per poterli trasportare e abbastanza pesanti perchè il vento non li capotti rompendo le piante che stanno proteggendo. Ci si ricorda allora anche dell’ulivo, che aspetta da anni di essere rinvasato ma fa ugualmente le olive perché forse ci compatisce.

Un piccolo ulivo (in vaso) protegge un tremendo eruca e un enorme ferocactus dalle scottature solari. Ci sono momenti in cui anche i più forti sono fragili

Grazie per l’aiuto

PROTEGGONO proiettando un’ombra imperfetta, dondolante quanto basta perchè le piante grasse sotto la loro chioma si abituino al sole, si possono spostare al bisogno e allontanare quando non serviranno più. Sono per lo più semi che mi sono stati regalati da amici che hanno viaggiato. Me li hanno affidati per poter ricordare Cuba, il SudAfrica, la Giamaica, ogni volta che avranno voglia di ritornarci. Li hanno portati piegati in un fazzolettino di carta stropicciato dalla valigia: -Prendili tu che li sai curare…- si certo, come se fosse sufficiente dire che – erano dietro il residence sulla playa, in un posto caldo dove il mojito era ottimo- per sapere cosa amano. A dispetto di tanta (mia) ignoranza, forse nutrite da tanta (loro) fiducia sono arrivate all’altezza giusta dei due metri, per proiettare l’ombra di cortesia: itinerante, senza esigenze.

Pioverà per quattro anni, undici mesi e due giorni come a Macondo?

Sembra non finire mai e intanto le persone che aspettano le piante ordinate un anno fa si spazientiranno? Di sicuro penseranno che il loro ordine è andato perso, che ci siamo scordati. Certo che no, è che tutto è legato alle ore di luce e le radicazioni stentano se il cielo è sempre coperto. Poi fa anche freddo e questo non aiuta. Ci rileggiamo “cent’anni di solitudine” intanto che piove? Ci sarà poi tempo per fare tutto, perché prima o poi finiranno tutte queste lacrime.

https://www.castellarocactus.com/

creazioni natalizie semplici,naturalmente con piante grasse

creazioni natalizie con piante grasse: belle piante e qualche idea carina per graziosissimi regali

non è necessario spendere tanto per creazioni natalizie destinate a doni originali e graziosi, o alla decorazione della casa.   Molto meglio “creare” i nostri regali che comprarli al super, anche per principio. Ciò che si ricicla e ciò che si “crea” pensando alla persona che riceverà il regalo, darà un valore aggiunto al risultato finale.

Quest’anno ho pensato al riciclo di cose di cucina, vecchie scatole da biscotti, (amo in modo particolare quelle con qualche chiazza di ruggine in ordine sparso) qualche lattierina e vassoietti dismessi.

latta e ruggine con preziosa Sansevieria masoniana victoria
latta e ruggine con preziosa Sansevieria masoniana victoria

vecchie scatole con fascino retrò
vecchie scatole con fascino retrò

Anche le masserizie sbrecciate hanno un loro fascino

lattierina
lattierina

…e le scatole da fagioli o conserve fanno molto Messico e diventano creazioni natalizie

barattoli da fagioli
barattoli da fagioli

 

vasetti
vasetti da cucina

 

utile anche il riciclaggio di cose che ci hanno stancato o con colori che non si sposano più col nostro umore

biscottiera di recupero
biscottiera

Quasi tutto si ricicla,l’unica cosa a cui non sono ancora riuscita ad affezionarmi sono i secchi di plastica,  che in Messico per esempio, sono molto usati per la decorazione di giardini e davanzali, ma  ci sto lavorando. Quando avrò realizzato che non tornerò mai più in Messico, forse riempirò i miei balconi di secchi bianchi, quelli da tempera, con piante grasse, piante aromatiche e peperoncini piccanti. Non sembra  meraviglioso tutto ciò che abbiamo perso?

l’angolo alternativo

Dopo settimane (sembrano mesi) di martellanti, insulse, scemissime pubblicità di profumi, suggerisco di passare ai balocchi. Fanno Natale, costano meno e si possono apprezzare senza strapparsi i vestiti di dosso (che in questa stagione sarà evocatorio ma anche deleterio per la bolletta del riscaldamento).

Passato Natale i balocchi staranno benissimo appesi ai bastoni delle tende, sono leggerissimi e decorativi tutto l’anno. Le piante apprezzeranno la posizione luminosa e ci daranno grandi soddisfazioni.  Basterà togliere i nastrini rossi che già l’otto gennaio saranno insopportabili.

 

balocchibalocchi

Se hai qualcosa da insegnarci o da chiederci lascia un messaggio, la nostra curiosità è infinita e la nostra esperienza è a tua disposizione!

Se ti interessano i miei articoli iscriviti al blog, e sarai informato via mail di ogni nuova uscita. Ricorda che ogni condivisione mi darà visibilità e nuovo entusiasmo.

queste e altre idee sono in vendita nella nostra serra

 

 

 

 

 

 

Zenzero candito, “caramelle” officinali fatte in casa

Zenzero candito, Zingiber officinalis: cuciniamolo in modo semplice e delizioso

Lo abbiamo coltivato a km zero, abbiamo prelevato qualche pezzo quando serviva,  ora è tempo di estirpare lo zenzero.

Zenzero Zingiber officinalis coltivato a casa: km 0

Manca poco alle prime gelate e le notti sono già fredde, la pianta dello zenzero è li che ci guarda immobile, forse anche perplessa, per via di queste temperature notturne che le bloccano la vegetazione. Le servono minime di almeno 18-20° per stare bene per cui…trasformiamola in deliziose “caramelle”.

poco tempo e grandi risultati

Se vi piace cucinare ma non avete ancora stellette Michelin vi consiglio questa ricetta senza pretese, senza fatica e di sicuro effetto.

Estirpate lo zenzero, se ne avete più vasi potrete scegliere di riparare ad almeno 10° quello che terrete integro, per il prossimo anno. Se invece non avete spazio per il ricovero, estirpate tutto e stipate quello che ripianterete la prossima primavera. E’ bene conservare le radici con molti “occhi” di vegetazione da utilizzare il prossimo anno come piante madri. Si conservano bene in sacchetti di carta al fresco. Qualcuno le conserva in contenitori con sabbia, io non ho esperienza di questa tecnica ma visto che funziona con le carote…perché no?

torniamo allo zenzero candito. Ricetta rapida e semplice. (Se non avete coltivato lo zenzero lo potete trovare fresco ormai ovunque.)

  • spellate lo zenzero con un pelapatate o con un pelino ben affilato
  • pesatelo
  • tagliatelo a fette o a quadrettini
  • sistematelo in una pentola e ricopritelo di acqua
  • fatelo bollire per 40 minuti e scolatelo
  • rimettetelo nella pentola e aggiungete pari quantità di zucchero quanto era il suo peso crudo (già pulito). Io uso zucchero di canna.
  • aggiungete pochissima acqua, anche solo un cucchiaio e fate bollire altri 40 minuti mescolando ogni tanto. Diventa una pappetta caramellosa che vi profumerà tutta la casa
  • scolate di nuovo, molto bene
  • stendetelo su carta da forno o su un telo di cotone (che non profumi di detersivo) asciugatelo in posizione ventilata, davanti al camino, al termoconvettore o in essiccatore al minimo.

l’ingrediente segreto

  • Per questa ricetta avrete notato due step da 40 minuti per la bollitura, vi suggerisco di non correre a svuotare la lavatrice, stendere, o fare i letti nell’attesa. Lo zenzero di corsa non viene bene. 
  • 80 minuti tutti per voi vi faranno benissimo. Un libro? Una maschera di bellezza? Un pisolino? Scegliete voi l’ultimo ingrediente della ricetta

Alla fine del lavoro le fettine o i pezzi dovranno essere asciutti ma non secchi, flessibili fra le dita.

Zenzero candito, Zingiber officinalis
Zenzero candito, Zingiber officinalis

Non buttate il liquido delle due bolliture!

E’ prezioso per le sue proprietà e buonissimo. Miscelatelo e mettetelo in bottiglia, sarà utile da aggiungere alle tisane invernali, regolate la quantità a vostro piacere aggiungendolo freddo alle tisane già in tazza.

lo zenzero così candito, tenuto in vasi ben chiusi, dura di certo almeno 3 mesi, di solito finisce prima per cui non ho testimonianza sulla lunghissima durata. 🙂

Potete tenerlo in borsa e masticarlo anche fuori casa, quando avrete il raffreddore o quando più vi piace, oppure una fettina profumerà un the scialbetto al bar.

Da noi trovate le piante di Zingiber officinalis in vendita in azienda e online da aprile ai primi geli

  • az.agr. Castellaro via Castellaro 45 Bannone di Traversetolo PR
  • castellarocactus@libero.it

 

 

Piante parasole: tende verdi con piante annuali

Piante parasole? Perché no? Possono crescere in fretta per refrigerarci l’estate, ed essere tolte d’inverno, quando vogliamo che il sole entri nelle stanze.

Le idee semplici sono sempre quelle più soddisfacenti. Se abbiamo qualche finestra senza scuri e le tende interne proteggono dalla luce ma non dal calore…ecco qui, una manciata di semi, qualche settimana di attesa e avremo quello che ci serve. Non ricamate né stampate, però commestibili e non mi sembra poco.

Quest’anno ho pensato che lo spinacio di malabar ( Basella alba) meritasse un “avvicinamento alla cucina”. Ha foglie molto carnose oltre che molto buone, cuociono in un attimo e sono buone anche crude per cui, se a mezzogiorno non ho ancora un’idea del contorno per il pranzo, voglio averlo a portata di mano.  Per questo motivo ho piantato due semi in un vaso per un davanzaletto sul terrazzo.

utile e dilettevole

Ammetto così, spudoratamente e con vergogna, che l’intento iniziale era  culinario e non artistico. Ho annaffiato abbastanza distrattamente questi semi fino  a quando, con l’arrivo del gran caldo di luglio abbiamo cominciato a prendere il caffè sul terrazzo. Noi quei 20 minuti di colazione li chiamiamo le nostre ferie, non imposta se magari sono le sei del mattino… c’ è fresco, tutto verde e ci prepara meravigliosamente alle fatiche del giorno.

Facendo colazione esploro meglio con gli occhi tutti gli angoletti del terrazzo, a volte, ahimè, mi fisso anche su quel che ci sarebbe da fare e non ho fatto ma, lo spinacio che sembrava “fermino” all’altezza della finestra, appena sotto la stuoia arrotolata, una mattina…era una pianta parasole che mi fissava dalla ringhiera del piano di sopra!!! E’ salita dietro la stuoia e si è sposata con la zucchina di albenga che sta cercando di entrare in casa. Altro esperimento di quest’anno… ho seminato la zucchina in un vasone davanti alla porta della cucina, ufficialmente per osservare il volo delle api sui fiori…e poi  mangiarli (lo so, mi ripeto ma l’idea del cibo è una costante!)

evolversi rapido della vegetazione

zucca di albenga
zucca di albenga

la zucca è cresciuta benissimo, ha ricoperto tutta la parete, si è ancorata alla ringhiera della finestra di sopra

zucchino di albenga, vigorosissimo
zucchino di albenga, vigorosissimo

purtroppo non avevo calcolato che la parte “vecchia” della pianta si spoglia molto velocemente. Oggi, la parte alta è bellissima, e la parte sotto ha un aspetto giallo spelacchiato che non si può guardare…pazienza!

La ringhiera vista da dentro è splendida e il profumo dei fiori merita la tolleranza per un “sotto” non elegantissimo

zucchino di albenga da dietro i vetri
zucchino di albenga da dietro i vetri

Ps: con lo spinacio-tenda  sarò pure esonerata dal dover lavare i vetri per tutta l’estate, non si vedono e non si sporcano, oppure sembrano puliti perché  non si vedono? comunque un lavoro in meno da fare, e anche questo non è   male.

tende vegetali
tende vegetali

sicuramente piante parasole ovunque la prossima primavera!!!

Se hai qualcosa da insegnarci o da chiederci lascia un messaggio, la nostra curiosità è infinita e la nostra esperienza è a tua disposizione!

Se ti interessano i miei articoli iscriviti al blog e sarai informato via mail di ogni nuova uscita. Ricorda che ogni condivisione mi darà visibilità e nuovo entusiasmo.

 

Bomboniere: posa in opera di idee semplici

Bomboniere quasi fai da te, con piante bellissime, senza bisogno di grande abilità manuale.

Bomboniere per occasioni speciali? Di norma chi non ha molta manualità, consulta un mese intero di pinterest e siti vari, sogna, fa i conti col proprio tempo, e poi…si affida a un negozio specializzato.

io,  che trovo più semplice rinvasare cactus di grandi dimensioni, che fare un fiocco simmetrico, ho vissuto l’approccio alla bomboniera, come una sfida. Mi piacciono molto le sfide,  tirano fuori il meglio, qualche volta azzerano la stanchezza, e danno una bella energia.

bomboniere semplicissime
bomboniere semplicissime

 

La bomboniera è un vero e proprio regalo

Penso che le bomboniere debbano rappresentarci. Sono un regalo vero e proprio, alle persone che sono degne dei nostri pensieri, per ringraziarle della loro presenza nella nostra vita.

Devono rappresentarCi, nel senso vero, quindi non devono esprime le nostre possibilità economiche, ma la nostra fantasia, e le nostre affettuosità. Se amiamo l’oggettistica, ha senso regalare un “oggetto bomboniera”, ma se siamo appassionati di piante, dobbiamo fare in modo, che le nostre “bomboniere vive”, (così le ha definite il bimbo che le ha volute per la cresima), abbiano una buonissima aspettativa di vita. Una pianta stecchita, magari perché ha sassolini incollati sulla superficie, (messi per essere ben trasportabile), sarà un brutto ricordo della nostra festa.

le bomboniere del bimbo che vuole regalare qualcosa di vivo.
le bomboniere del bimbo che ha voluto regalare qualcosa di vivo.

In che modo le daremo ai nostri ospiti?

Decidiamo in che modo “consegnarle” agli ospiti, e da lì partiamo con il modo più consono di confezionamento. Se si decide di metterle come segnaposto, meglio confezionarle  nella scatolina trasparente, è molto brutto vedere terriccio sulla tovaglia. Per quanto siano fatte bene, ci sarà sempre qualcuno che, giocandoci,  riuscirà a rovesciarne un po’. Avete mai visto le persone che intanto che parlano, ravanano ogni cosa sul tavolo??? Quelli sono uno spauracchio per le nostre piante. Se si decide per la scatolina trasparente, dovremo tenere presente che andranno confezionate, perfettamente asciutte, poche ore prima della cerimonia, perché il respiro delle piante farà appannare il contenitore. Il coperchio andrà chiuso proprio un attimo  prima di andare in scena!

Se invece le piante saranno appoggiate su un tavolo, magari vicine alla tanto di moda sweet table, o alla confettata, potremo lasciarle libere. Sarebbe buona cosa fare il buco di scolo nel vaso, per cui, per evitare fuoriuscite di terra o sabbia, è bene mettere un foglietto di carta sul fondo. Con qualche annaffiatura la carta si scioglierà, e saremo certi che non sporcano. Per il vetro il foro di scolo non si può fare, ma “a vista”  regoleremo le annaffiature.

Coltiviamo le vostre piante

via libera dunque alla scelta delle piante, alla dimensione e alla forma dei vasi. Ci sono ragazzi che stanno facendo i loro vasi in creta, intanto che noi coltiviamo le loro “piante matrimoniali”, che saranno pronte a fine agosto.

Se venite in anticipo, e scegliete piante che possiamo riprodurre per voi, spuntate prezzi migliori!! Una deliziosa bimba, qualche hanno fa, piantò da sola le talee da foglia in autunno, e in primavera, per la cresima, offrì piante nate dal suo lavoro, confezionate magistralmente dalla mamma (splendida Rebecca!!!).

tutte le piante sono belle

…però ne converrete che alcune sono così tanto “comuni” da non catturare più la nostra attenzione. Per questo l’ideale sarebbe mettere insieme un gruppo di piante poco viste, che si accordino per colore e dimensione, creando stupore.

mettendo molte varietà di piante, si toglie all’insieme l’idea di “fatto in serie”, e si lascia ai destinatari lo sfizio di scegliere.

Per preparare queste bomboniere non occorre manualità,

INGREDIENTI INDISPENSABILI: BELLE PIANTE,  contenitori graziosi e… attenzioni affettuose nel confezionarle.

bomboniera biscottiera
bomboniera biscottiera

può essere un’idea carina preparare anche un centrotavola in armonia con le bomboniere, completa l’insieme!

se avete visto qualche oggetto strano che  vorreste usare per le bomboniere possiamo inventarci qualcosa insieme, naturalmente qualcosa di unico, che vi rappresenti!

Se hai qualcosa da insegnarci o da chiederci lascia un messaggio, la nostra curiosità è infinita e la nostra esperienza è a tua disposizione!

Se ti interessano i miei articoli iscriviti al blog, e sarai informato via mail di ogni nuova uscita. Ricorda che ogni condivisione mi darà visibilità e nuovo entusiasmo.

so che la scritta “svanita” sopra le foto è fastidiosa, ma va fatta per evitare di vedere le proprie cose messe in vendita da cialtroni del web, che sfilano quattrini in cambio di NULLA!!!

 

 

 

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: